Comunità per minori: “Noi parte della soluzione, non del problema.”
Il lavoro educativo con i minori stranieri non accompagnati è complesso, fatto di mille sfaccettature e composto da tanti attori sociali. Le analisi dei fenomeni richiedono impegno, onestà intellettuale e collaborazione da parte di tutta la comunità. Pubblichiamo l’intervista di Alessio Ludovici per L’Aquila Blog al nostro responsabile, ringraziando per l’attenzione al tema.
“I casi di cronaca legati a fenomeni di devianza o vera e propria criminalità ci sono e da un po’. Non riguardano solo L’Aquila, basti pensare a cosa è successo a Pescara negli ultimi mesi. All’indice, in modo frettoloso, finiscono spesso le case famiglia e i professionisti e gli operatori che vi lavorano. Ne parliamo con Goffredo Juchich, responsabile della Comunità Crescere Insieme che da diversi anni accoglie minori in condizioni di fragilità, stranieri non accompagnati ma non solo.
Chiediamo innanzitutto se davvero i casi di cronaca di cui spesso si parla in città sono riconducibili ai ragazzi ospiti delle strutture presenti in città. “Dal nostro punto di vista possiamo dire che si tratta nella maggioranza dei casi di ragazzi che si trovano al di fuori dal circuito dell’accoglienza o che in qualche caso entrano ma ci stanno per poche ore per poi allontanarsi spontaneamente. In questi ultimi casi è chiaro che l’intervento educativo è complicato”.
Un’altra critica, che spesso si sente, riguarda la libertà di uscire. C’è un grosso equivoco a riguardo: “Non siamo strutture coercitive e non abbiamo molti strumenti in tal senso. Quello che possiamo dare sono delle regole e degli orari, ma se un ragazzo decide di non rientrare la notte o scomparire per giorni non possiamo fare niente”. Se non avvertire le autorità, cosa che avviene regolarmente, lo hanno confermato anche le forze dell’ordine più volte. “La collaborazione con loro è costante” conferma Juchich: “Le forze dell’ordine sono una parte della soluzione ai problemi anche se non l’unica. Noi collaboriamo volentieri nell’identificazione, nel tenere i nostri lontani da certi fenomeni di devianza”.
Sono un centinaio i minori stranieri non accompagnati ospiti delle case famiglie, la stragrande maggioranza di loro non dà problemi ribadisce Juchich: “Hanno percorsi educativi strutturati, di formazione, di studio, di lavoro e sono secondo me la maggioranza”. E se guardiamo con occhi diversi la città lo vediamo anche noi, perché questi ragazzi li vediamo spesso, nelle cucine di un ristorante piuttosto che in altri luoghi di lavoro.
A monitorare il lavoro delle comunità, uno dei pezzi dell’accoglienza ma non l’unico, ci sono diverse istituzioni. “Noi – racconta Juchich – siamo sottoposti a due ispezioni ordinarie annuali da parte della procura, e a quelle straordinarie, oltre che della stessa procura, del Comune, dei servizi sociali e delle Forze dell’Ordine”. Controlli moltiplicati negli ultimi periodi. “I controlli sono sacrosanti e legittimi” chiarisce Juchich. Bisogna stare attenti a non sovradimensionarli rispetto alle criticità che, come detto, riguardano spesso altre tipologie di ragazzi, minori e non. Essere fermati spesso, senza aver fatto nulla, non fa altro che aumentare le tensioni, “un disagio” che si respira anche tra alcuni ragazzi.
Bisogna andare al cuore del problema, a quelle persone che sfuggono, per un motivo o un altro, alla rete di servizi dell’accoglienza. “Quello che accade qui all’Aquila accade anche altrove, ma nella nostra città parliamo di un fenomeno che forse coinvolge non più di 50 persone. Un numero esiguo che in città trova rete amicale e le condizioni per un certo tipo di comportamenti, come ad esempio può essere il palazzo abbandonato ancora da ricostruire”. Il problema principale, in questo momento, riguarda alcuni ragazzi del nord africa: “Si può intervenire con l’educazione di strada, bisogna strutturare percorsi in equipe, quello che facciamo nelle strutture lo si può riproporre anche fuori.” Crescere Insieme ha anche risposto, con il Comune dell’Aquila, a un progetto che, se andrà in porto, vedrà la nascita in città di un centro multifunzionale in cui praticare progetti di integrazione, di sport, cultura e inserimento civico e professionale, anche ai ragazzi di strada.”
Related Posts
Christmas Cup 2022: oggi tutti allo stadio!
Oggi, dalle 14.30 parteciperemo alla terza edizione Christmas Cup, organizzata...
Aperte le iscrizioni per il Corso di formazione per Tutori Volontari di MSNA
Accompagnare i Minori Stranieri Non Accompagnati durante il loro percorso di...
Minori stranieri a L’Aquila: il lavoro delle comunità
LINK intervista a Goffredo Juchich - Minori stranieri a L'Aquila: il lavoro delle...
La situazione dei neomaggiorenni stranieri in Italia
Si sente spesso parlare di minori all’interno delle comunità educative e di quale...